Le mie letture di marzo

Eccoci qui, dopo Le mie letture di gennaio e Le mie letture di febbraio, a parlare delle mie letture di marzo. Giudicherete da voi, ma vi avviso che i libri avuti tra le mani, 1 di narrativa e 3 di saggistica, non sono stati né straordinari né del tutto deludenti (a parte l’ultimo). Avrei voglia di leggere più classici, ma purtroppo con la tesi di dottorato da scrivere non ho la testa abbastanza libera, eccezion fatta per le opere del nostro GdL «4 righe con la storia», cui potete sempre iscrivervi.

Detto ciò, seguono i titoli di marzo, con un giudizio personale, che non vuole in nessun modo essere o spacciarsi per una recensione (l’articolo non compare del resto nella nostra rubrica a esse dedicata).

SUITE FRANCESE – IRÈNE NÉMIROWSKY |★★★

Suite francese è stato il primo romanzo letto all’interno del nostro GdL «4 righe con la storia» e su questa opera abbiamo chiacchierato Maresa e io nella prima diretta, che potete recuperare qui: https://www.instagram.com/p/CqjAfyDoyb6/ L’opera fa parte di un ciclo incompiuto di 5 romanzi, in cui Némirovsky (morta in campo di concentramento prima di portare a termine il progetto) aveva avuto intenzione di raccontare le vicende francesi della Seconda Guerra Mondiale. La pubblicazione della prima parte però avverrà solo nel 2004, ottenendo da subito un successo tale, da far entrare Suite francese nell’albo dei grandi romanzi della letteratura. E c’è da dire che la scrittrice riesce certamente nell’intento di raccontare un avvenimento tremendo della propria vita, per portare avanti una riflessione sul rapporto tra la Storia e gli individui, sulla tenuta del patto sociale, su, in altre parole, la complessa e non sempre edificante natura dell’animale uomo. Detto ciò, a un livello più intimo e personale, la sua lettura non mi è rimasta particolarmente impressa, probabilmente a causa dello stile quasi clinico e distaccato, intorno al quale ci siamo intrattenute proprio durante la diretta. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione; potete lasciarmi qualche riga qui sul blog (sezione commenti in fondo all’articolo) oppure su IG e farmi sapere cosa ne pensate?

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BREVE STORIA DELLE STELLE – MARIA TERESA RUIZ |★★★

Di cosa sono fatte le stelle? Come è nato l’Universo? Come possiamo studiarlo? A queste e altre domande risponde María Teresa Ruiz, prima scienziata donna a ottenere un dottorato in astrofisica a Princeton, e attualmente impiegata nel dipartimento di astronomia dell’Università del Cile. In un agile pamphlet Ruiz ripercorre non solo la storia dell’Universo, ma anche dell’astronomia e delle scoperte che hanno permesso di indagarlo. Lo fa con uno stile coinvolgente, portando il lettore per mano, in un’esplorazione che è sia spaziale che temporale. Nel testo sono poi raccontate le novità portate a galla dalle innovazioni tecniche di questo millennio, come l’effettiva esistenza del bosone di Higgs, già stata postulata a livello teorico nel lontano 1964, ma comprovata dall’osservazione per la prima volta nel 2013. Lo sguardo è però rivolto anche al futuro, alla grande sfida non solo di trovare degli esopianeti (7 dei quali avvistati dalla NASA nel 2017), bensì di scoprire su di essi tracce di vita. Insomma, si tratta di un libricino da leggere in poche ore, grazie al quale potete tenervi aggiornati sulle ultime novità che ci arrivano da mondi lontani, e perciò straordinariamente affascinanti.

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LE FORME DELLA VITA – EDOARDO BONCINELLI | ★★☆☆

Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, dai pianeti alle molecole di DNA, per rispondere sempre e comunque alla stessa identica domanda: chi siamo? Da dove veniamo? Perché siamo fatti così? Questo saggio di Boncinelli, genetista, autore noto per il più recente Il cosmo della mente, pubblicato insieme al collega fisico Antonio Ereditato, è del 2000. E con la velocità con cui corrono le scienze oggi, lo si potrebbe definire datato rispetto a opere divulgative più recenti (non si accenna per esempio all’Homo di Denisova, i cui resti sono stati scoperti solo nel 2010), eppure non per questo è meno interessante per chi vuole farsi un’idea di come il concetto di evoluzione sia cambiato dalle prime ipotesi di Lamarck al neodarvinismo di oggi. Nel testo, Boncinelli si muove su due livelli diversi: il primo è quello interno alle cellule, genetico. Qui spiega al lettore come avviene la riproduzione del DNA, cosa si intende per “introni”, geni “regolatori”, e soprattutto come avvengono le mutazioni e quale impatto possono o non possono avere nel mondo sovracellulare. È facendo riferimento all’universo esterno all’individuo che, a bocce ferme, l’autore spiega con chiarezza e ricchezza di esempi dal mondo della natura, i termini fondamentali della teoria dell’evoluzione: diversificazione, convergenza, adattamento, varietà… In più è certamente apprezzabile il discorso, su cui ritorna a più riprese, attorno al concetto di caos: a guardare la biosfera, ma anche il modo stesso in cui funziona a livello fisico l’universo, potremmo essere tentati di pensare a un progetto teleologico, fatto su misura dell’essere umano. Boncinelli smaschera la stortura antropocentrica di una simile visione, mettendo in luce proprio l’imprevedibilità che è alla base di tutto il processo evolutivo stesso.

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FEMMINISMO PER IL 99% – ARUZZA, BHATTACHARYA, FRASER | ★★☆☆☆

Ho lasciato quest’opera per ultima, perché è stata probabilmente la grande delusione del mese, in parte dovuta al fatto che io e l’economia non siamo mai andate particolarmente d’accordo. Occorre dire che Femminismo per il 99% è un manifesto e quindi una certa dose di retorica è giusto che ci sia, in quella che è di fatto una dichiarazione di intenti. Detto ciò, per me l’idea di ridurre tutte le problematiche di discriminazione razziale, di genere, classe e/od orientamento sessuale a una sola questione economica è riduttivo. Però è quanto si fa capitolo dopo capitolo qui, finendo così per schiacciare il concetto stesso di intersezionalità. In altre parole, siamo sicurə che smantellare il sistema capitalista porti automaticamente a una risoluzione delle disparità che esistono nelle società moderne? “Con la promessa di sradicare ogni forma di violenza, le femministe per il 99% si ripropongono di unire insieme la lotta contro la violenza di genere e la lotta contro ogni forma di violenza nella società capitalista (e contro il sistema sociale che le sostiene)”: suona tutto molto avvincente ma anche molto semplicistico. Insomma, ogni violenza ha una sua specificità da combattere con strumenti appropriati alle circostanze, perché dietro quelle violenze ci sono persone. Senza contare che in nessuna parte di questo testo programmatico si accenna ad azioni concrete con cui portare avanti questo intento, il che, almeno per me è certamente problematico. So che il libro ha riscosso non poco successo, quindi mi piacerebbe sapere se tra voi c’è qualcunə che lo ha letto e che ha voglia di dirmi cosa ne ha pensato.

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2 commenti

  1. […] Martedì è uscito un mio articolo dedicato alle letture di marzo, che come vi dicevo non sono state per me particolarmente soddisfacenti. Nell’articolo vi racconto di quattro titoli di cui solo uno è di narrativa, lasciandovi dei giudizi sommari (che non vogliono in nessun modo spacciarsi per recensioni). Se volete comunque dare un’occhiata, basta cliccare qui, per recuperare il mio contributo: Le mie letture di marzo […]

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