
Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Persino a chi mi odia credo di essere stata utile. Perché, per contrasto, quella gente ha potuto definire se stessa.
Ho cinquantun anni, ma ho vissuto dieci vite. Me ne andrò piena di ricordi preziosi. Sono stata molto fortunata. Ho fatto cose che non sapevo neppure di desiderare. Ho incontrato persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto, dipende da quale mondo ti fai.
Non mi sono mai rassegnata a pensare che non mi spettasse la felicità. Quando mi chiedevano: «Tu che cosa vuoi fare nella vita?», rispondevo: «Non lo so, ma voglio essere felice». Questo mi ha permesso di fare una dozzina di lavori disparati senza mai interrompere la mia felicità. Avrei potuto insegnare religione tutta la vita, per dire, e sarei stata comunque la persona che sono.
Michela Murgia, incipit di Ricordatemi come vi pare

Ma possiamo anche dimenticarla.
Quanto mi stava sulle scatole…
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