La mistica del “sangue” nel concetto di maternità

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Reintroducendo nel dibattito la mistica deterministica del “sangue del sangue” non si mette quindi in discussione solo l’ipotesi della surrogazione gestazionale, ma anche alcuni comportamenti che sono già normati come diritti nel nostro sistema giuridico, cioè l’aborto e la possibilità di rinunciare alla potestà genitoriale, per tacere dell’adozione, legame di pura volontà che in questo modo – non originandosi “dall’avventura umana straordinaria” della gravidanza uterina – tornerebbe nell’alveo delle maternità di serie B.

Sbalordisce dunque che a utilizzare la categoria del legame “naturale” possano essere donne che si richiamano al percorso femminista. Quella mistica essenzialista è stata sempre usata contro le donne, per definirle, e dal 2016 a oggi non è cambiato molto; come evidentemente non era cambiato molto allora da quando i diritti fondamentali dell’emancipazione femminile, tuttora minacciati, erano ancora sogni di lotta e non conquiste da difendere.

Michela Murgia, Dare la vita

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