VINCENZO CONSOLO: MEMORIA STORICA E MEMORIA LINGUISTICA di Vittorio Panicara

Deceduto a Milano il 21 gennaio di sei anni fa, Vincenzo Consolo è noto al grande pubblico per i romanzi ambientati nella sua Sicilia – era nato a Sant’Agata di Militello (Me) il 18.2.1933 – e scritti in una lingua fascinosa e antica, ma innovativa e sperimentale.

Nelle prossime settimane dedicheremo a lui quattro recensioni, cercando di mettere in rilievo nelle sue opere non solo il letterato, ma anche l’intellettuale modello di impegno civile. Questa presentazione, sicuramente superflua per alcuni lettori, ha un mero scopo introduttivo.

Insieme rileggeremo tre romanzi (le date a destra sono quelle dei prossimi articoli):

sorriso marinaio

  • «Il sorriso dell’ignoto marinaio», Einaudi 1976: 4 febbraio 2018

retablo

  • «Retablo», Sellerio 1987: 11 febbraio 2018

ViaD'Amelio_strage

  • «Lo spasimo di Palermo», Mondadori 1998: 18 febbraio 2018

L’ultimo titolo si rifà alla chiesa palermitana di Santa Maria dello Spasimo; il libro rievoca la strage di via D’Amelio (http://ildispaccio.it/storie-e-memorie/6202-paolo-borsellino-vincenzo-consolo-e-lo-spasimo-di-palermo).

Si parlerà, alla fine, delle sue scelte linguistiche e stilistiche: 25 febbraio 2018

***

I motivi per interessarsi di nuovo a Vincenzo Consolo sono tanti e vari; eccone alcuni.

1

In tempi in cui la grande letteratura d’impegno civile sembra riscuotere sempre meno consensi e in cui si fa a gara a tacere dei rapporti tra mafia e Stato, ricordare Consolo può essere l’occasione buona per riparlare di mafia e di Storia, di ingiustizie e di lotte popolari.

Non per niente nel 1917 è uscita la raccolta di suoi testi giornalistici «Cosa loro»:

http://vincenzoconsolo.it/

http://www.corriere.it/cultura/17_settembre_17/vicenzo-consolo-testi-libro-bompiani-raccolta-mafia-c9cecac6-9bba-11e7-99a4-e70f8a929b5c.shtml

2

Il suo posto nel Novecento italiano gli è stato riconosciuto dallo stesso Cesare Segre nell’introduzione al Meridiano che include tutte le sue opere:

“Voglio subito enunciare un giudizio complessivo: Consolo è stato il maggiore scrittore italiano della sua generazione. La sua scomparsa ha turbato tutto il quadro della narrativa nel nostro Paese, rimasto senza un punto di riferimento alto e, per me, indubitabile”.

Si legga l’articolo di Andrea Gentile:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/27/vincenzo-consolo-finalmente-lopera-completa-in-meridiano/1371639/

3

La lingua di Consolo è sicuramente idonea ad affrontare i grandi temi dell’uomo e della società sulla scorta della tradizione classica e della cultura tradizionale siciliana, fondendo l’elemento linguistico antico con vocaboli nuovi e con forme inusitate.

Si veda in  proposito questa intervista, rilasciata a Rai Cultura, sul presunto parricidio compiuto nei confronti di Sciascia:

http://www.letteratura.rai.it/articoli/il-parricidio-di-consolo/165/default.aspx

 

 

5 commenti

    • Guarda sono assolutamente d’accordo con te! E come loro ce ne sono molti altri, per fortuna! La letteratura è davvero piena di tesori da scoprire. Grazie per leggere il nostro blog, per noi è molto importante 😃

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