
1801. Sono appena rientrato dopo aver fatto visita al mio padrone di casa: l’unico vicino, uomo solitario, che mi potrebbe infastidire. Questa regione è senza dubbio meravigliosa! Sono convinto che in tutta l’Inghilterra non avrei potuto scegliere come residenza, un luogo più isolato dal tumulto della società. Per un misantropo si tratta di un paradiso ideale… e il signor Heathcliff e io, sembriamo i più idonei per condividere questa desolazione. È un uomo eccezionale! Di sicuro non può aver immaginato quanta simpatia provai nei suoi confronti sostenendo lo sguardo di quegli occhi neri, guardinghi e sospettosi, mentre mi avvicinavo a cavallo, e nello scorgere, quando mi presentai, le dita di lui affondare ancora di più sotto il panciotto in un gesto di piena diffidenza.
E. Brontë, Cime tempestose.

[…] l’incipit di Cime Tempestose, da cui abbiamo anche estratto un’interessante riflessione sul modo in cui l’abitudine possa riuscire ad influenzare i nostri gusti e le nostre idee. […]
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