Pillole di narrativa: “Il caso del dolce di Natale” di Agatha Christie

Federica Breimaier

Il giallo: genere meno battuto dal blog, forse perché non troppo vicino alle nostre corde di lettori. Eppure anch’esso conta nomi importanti, che hanno saputo diventarne canoni a tutti gli effetti, tra i quali spicca senza dubbio Agatha Christie. Vissuta tra il 1890 e il 1976, Christie è stata un’autrice molto prolifica, che è riuscita ad aggiudicarsi una fama pressoché mondiale, non solo tra i lettori, ma anche tra gli spettatori. Molti sono stati infatti gli adattamenti cinematografici, poi arrivati sul piccolo schermo, che hanno reso immortali personaggi come Hercule Poirot e Miss Marple.

Protagonista di questa pillola è “Il caso del dolce di Natale”. Si tratta di una raccolta di racconti, 5 dei quali hanno come protagonista il celebre Poirot, mentre l’ultimo caso verrà risolto dall’altrettanto astuta Miss Marple. Ecco come Christie stessa descrive questa antologia: 

«Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io. Il menù prevede due portate principali, “Il caso del dolce di Natale” e “Il mistero della cassapanca spagnola”, un’accurata selezione di prelibatezze per accompagnarle, “La follia di Greenshaw”, “Il sogno” e “Una donna sa”, e un sorbetto “La torta di more”»

Scritto in uno stile fluido e dotato di un’accuratezza per il dettaglio psicologico di tutto rispetto, questo libro si presta particolarmente alle letture d’occasione, oppure a quei momenti dell’anno molto pieni, in cui seguire un intero romanzo potrebbe diventare complicato. Ogni racconto, infatti, oltre ad essere autoconclusivo, risulta piuttosto agevole da leggere, con trame troppo complicate. Non mi resta che segnalare due pecche: una è che in realtà solo il primo racconto (che poi dà il titolo alla miscellanea) è ambientato a Natale; la seconda consiste nel ricorrere in diversi contesti dello stesso stratagemma del travestimento, cui i malviventi inchiodati da Poirot e Miss Marple sembrano fare ricorso un po’ troppo frequentemente, perché il lettore, soprattutto quello più abituato ai gialli, non noti un certo pattern. 

Che mi dite di voi? Siete o non siete lettori di Christie? Vi piacciono i romanzi gialli? Fatemi sapere nei commenti qui sotto.

Vi ricordo che potete leggere le altre pillole sulla pagina del blog ad esse dedicate, cliccando qui: Pillole di…

5 commenti

    • Ciao! Grazie mille, sono contenta ti sia piaciuta.
      Anche io non ho letto molto, ma questa raccolta mi è proprio piaciuta. Per quanto riguarda la TV direi che invece ne ho visti tantissimi di film; più con Poirot che con Miss Marple, in realtà 🧐

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