Pillola narrativa: “Insegnami la tempesta” di Emanuela Canepa

Pubblicato nel 2020, Insegnami la tempesta è il secondo romanzo di Emanuela Canepa ed è incentrato su due tipologie di rapporto che Emma, la protagonista, intesse con la figlia, Matilde, e con la amica più cara, Irene. Queste due relazioni si intrecciano tra di loro pur srotolandosi su un’incomprensione e un’incomunicabilità imperanti. Infatti la scrittrice racconta la storia di Emma, la cui maternità ha significato una serie di rinunce che continuano a pesarle; quella di Matilde che redarguisce la madre a causa di tali sacrifici, è diffidente verso Emma che le vuole far subire una storia che non è la propria e che, contrariamente a lei, vuole scegliersi il proprio destino in modo indipendente; quella di Irene, suora di clausura, che abbandona anche la sua grande amica Emma per seguire la sua vocazione. In questa narrazione Fausto (marito di Emma, remissivo e resiliente) e Irene sono gli unici ad aver deciso senza rimpianti il loro destino, a fare da ago della bilancia in una vicenda che sembra un continuo crescendo di incomprensioni e allontanamenti. La storia è districata in una costante oscillazione tra presente e passato, ricucita cercando di far aderire i due orli temporali con il proposito di restaurare un drappo abbastanza saldo da resistere agli urti della vita.

Questa, in fondo, è una storia che parla d’amore nelle sue varianti più complesse; essa si esplicita nella distanza attraverso i gesti e partecipa delle investigazioni psicologiche che vedono Matilde portare un’onda di tempesta e Emma, al contrario, respingere il contrasto. Il legame affettivo che unisce le donne di questo libro, però, si intuisce, il lettore sa che esiste ma è algido. Emanuela Canepa, attraverso una scrittura asciutta ed essenziale sia nella forma che nel contenuto, sviluppa un’attenta riflessione sul concetto di libertà che esula dai suoi cliché soprattutto in relazione alla figura di Irene.

Il romanzo non ha né un lieto fine né è portatrice di una soluzione ma, per questo, dà una possibilità aperta di recupero per tutti.

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